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BERLUSCONI CONDANNATO IN CASSAZIONE…E ORA LETTA CHE FARA’?

agosto 2, 2013

Al di là di tutti i sistemi che i mass media utilizzeranno per far apparire le cose diverse da quelle che sono, al di là di tutte le parole che verranno scritte o dette, spesso a sproposito, dei videomessaggi televisivi alla nazione neanche si trattasse del Presidente della Repubblica a capodanno, degli insulti alla magistratura lanciati dal Pdl, delle accuse di “accanimento giudiziario”, al di là di tutto questo, ieri, 1 agosto 2013, è avvenuto un fatto chiaro che non necessita di interpretazioni: Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione per frode fiscale a 4 anni di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici (la definizione di quanto sarà lungo il periodo di interdizione è stata rinviata alla Corte d’Appello di Milano, ma in ogni caso sarà per un periodo fino a 3 anni).

Dei 4 anni ne sconterà solo uno (tre sono annullati a causa dell’indulto) e dovrà scegliere se trascorrerlo agli arresti domiciliari o in servizi socialmente utili. Non potrà ricoprire alcuna carica pubblica per il periodo che sarà stabilito dalla Corte d’Appello di Milano.

La home page del sito internet del quotidiano Le Monde dopo la lettura della sentenza Mediaset

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Tale sentenza stabilisce quindi una volta per tutte che il Cavaliere ha evaso le tasse, danneggiando il Paese, la sua stessa azienda (Mediaset) ed i suoi azionisti gonfiando le cifre spese per l’acquisto dei diritti televisivi in modo da poter falsificare i bilanci e pagare meno soldi al fisco.

La portata storica di questo evento è enorme, perché finalmente, dopo anni di prescrizioni ottenute attraverso stratagemmi, sotterfugi e rinvii, una sentenza definitiva sancisce che Berlusconi ha commesso un crimine, uno dei più odiosi che possa commettere una persona che ricopre una carica pubblica.

Il pregiudicato in questione infatti, evadendo il fisco, ha imbrogliato lo Stato che si era impegnato a governare a scapito dei cittadini che lo hanno eletto (per non parlare di quelli che non lo hanno eletto) i quali, nel corso degli anni, hanno dovuto assistere all’enorme incremento del debito pubblico che ha fatto sprofondare il Paese nella crisi, esponendolo al rischio di default finanziario; sono gli stessi cittadini italiani che hanno subito il continuo aumento delle tasse a proprio carico per sopperire ai buchi nelle casse del Tesoro causati del comportamento dei “furbi” come Berlusconi.

Le conseguenze della cultura dell’illegalità di cui sono intrisi personaggi del genere, vengono sempre e comunque pagate con i sacrifici dei più deboli e la cancellazione dei loro diritti. Questo non può essere tollerato in uno Stato di diritto.

Ora che é arrivata questa condanna definitiva deve essere chiaro a tutti che la maggioranza che governa il Paese si fonda su un partito, il Pdl, il cui capo é un delinquente che passerà un anno agli arresti domiciliari.

Come possono, a questo punto, gli altri due partiti della maggioranza (Scelta Civica e, soprattutto, PD) continuare a governare con simili alleati? Letta dovrebbe dare le dimissioni oggi stesso e ammettere che le “larghe intese” hanno fallito sotto ogni punto di vista.

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