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AMPLIAMENTO CAROSELLO: IL FORUM AMBIENTE CHIAMA IN CAUSA PISAPIA

marzo 13, 2015

Lo scorso 26 febbraio si è tenuta a Carugate, presso l’auditorium della BCC, l’incontro pubblico di presentazione del progetto di ampliamento del Centro Commerciale Carosello, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Carugate.

Prima dell’assemblea, davanti alla sala, il Forum Ambiente Area Metropolitana Parco Est delle Cave ha organizzato un presidio di protesta a cui, ovviamente Brugherio Futura ha partecipato.

Al tavolo dei relatori dell’incontro erano presenti Fabrizio De Rin, in rappresentanza di Eurocommercial (la società olandese proprietaria del Carosello), Leonardo Cavalli, l’architetto che realizzato il progetto dell’ampliamento, il sindaco di Carugate Umberto Gravina ed il giornalista del Corriere Economia Stefano Righi, in qualità di moderatore.

La presentazione del progetto si è svolta secondo un copione che ci è capitato di vedere spesso nelle occasioni in cui si cerca di far passare un’operazione immobiliare come un intervento di interesse pubblico.

Sono stati proiettati filmati in digitale che simulavano il progetto descrivendolo e dipingendolo come un opera meravigliosa che trasforma un territorio insignificante, se non addirittura degradato in qualcosa di meraviglioso che viene messo a disposizione della cittadinanza.

Ad esempio è stata citata l’idea di collegare il parco comunale di Carugate, quello degli Aironi di Cernusco e Parco Increa di Brugherio, attraverso il tetto verde (cioè seminato a prato) della nuova ala del centro commerciale, mostrando esempi di realizzazioni simili in altri Paesi (Olanda, Francia, Turchia).

Quello che i relatori hanno evitato di far notare era come tali esempi fossero riferiti a zone già edificate, dove la realizzazione di soluzioni del genere ha potuto probabilmente risultare effettivamente come un aumento delle superfici fruibili dal pubblico, mentre la costruzione dei 32.000 metri quadrati aggiuntivi del Carosello andrebbe a consumare suolo attualmente occupato da verde come, ad esempio, i 5.600 metri quadrati che verrebbero sottratti al Parco degli Aironi.

Così come hanno evitato di approfondire l’enorme impatto che l’ampliamento comporterebbe in termini di traffico. Basta pensare che il Carosello, già attualmente, attira 8 milioni di visitatori all’anno. Di quanto aumenterebbe questo numero se fossero costruiti i nuovi edifici per i negozi e per un cinema multisala.

Anche la tanto sbandierata “soluzione” della creazione di un’uscita della tangenziale est appositamente dedicata al centro commerciale (come se quest’ultima poi potesse ridurre il numero delle auto e, quindi, l’inquinamento atmosferico) è da considerarsi puro e semplice fumo degli occhi ed una bugia bella e buona, dal momento che il Presidente di Serravalle S.p.A. (società che gestisce la Tangenziale), nello scorso mese di gennaio, ha risposto ufficialmente per iscritto ad una richiesta di chiarimento posta dal Forum Ambiente, negando che esistano accordi con i Comuni di Carugate e Cernusco, nonché con la società Eurocommercial s.p.a., in merito alla eventuale revisione dell’uscita di Carugate per consentire nuovi accessi nel caso di ampliamento del Centro Commerciale Carosello. Inoltre la lettera precisa che qualsiasi modifica dell’assetto della tangenziale est dovrebbe comunque avere l’autorizzazione prelimnare da parte del del Ministero delle Infrastrutture e dovrebbe essere sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente.

I cittadini si stanno comunque dimostrando attenti alla questione, e stanno dimostrando di non essere disposti a lasciarsi abbindolare dalle promesse senza fondamento. Praticamente tutti gli interventi da parte del pubblico nel corso della serata del 26 avevano un taglio di netta opposizione o comunque di dura critica al progetto di ampliamento. E’ il segnale che la necessità di salvaguardare il territorio e di fermare il consumo di suolo sta diventando una delle priorità che le persone ritengono sempre più irrinunciabili.

Così come appare loro chiaro che, come evidenziano anche i dati esposti da chi si oppone al progetto (clicca qui per leggere) l’ampliamento del centro commerciale causerebbe una perdita di posti di lavoro nel territorio, anziché una crescita come superficialmente affermano i sostenitori del progetto.

Queste considerazioni sono state fatte proprie anche dalle due commissioni del Consiglio Regionale (Ambiente ed Attività Produttive, clicca qui per leggere) cui il Forum Ambiente si è presentato in audizione nel corso degli scorsi mesi, e che si sono espresse contro il progetto di ingrandimento del Carosello (a tal proposito, ora si attende il parere dell’avvocatura della Regione, che dovrà essere preso in considerazione dal Presidente Roberto Maroni per emettere la propria decisione in merito).

Purtroppo le Amministrazioni Comunali di Carugate e Cernusco sul Naviglio, nonostante tutto, non sembrano voler dare segni di arretramento.

Ma non si ferma nemmeno l’attività del Forum Ambiente, deciso a bloccare il progetto. Esso ha infatti chiesto un incontro al Sindaco Metropolitano Giuliano Pisapia, al fine di presentare le proprie ragioni e chiedere che la Città Metropolitana faccia ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR Lombardia che ha dichiarato illegittima la decisione del Consiglio Provinciale di Milano risalente all’inverno 2013, in cui l’Ente (ora sostituito appunto dalla Città Metropolitana) individuava come Ambito Agricolo Strategico, con vincoli di pregio paesaggistico, un’area limitrofa al centro commerciale Carosello interessata dal progetto di espansione di quest’ultimo.

Giuliano Pisapia

Giuliano Pisapia

In particolare, si legge nella missiva rivolta a Pisapia:

Unitamente ad altre associazioni, sindacati e moltissimi cittadini, tra cui alcuni consiglieri della ex Provincia di Milano che hanno votato l’atto all’oggetto della sentenza del TAR, ci rivolgiamo a Lei per poter discutere della paradossale situazione venutasi a creare a seguito di tale decisione assunta dal TAR Lombardia.

La sentenza del T.A.R. ha annullato di fatto la delibera del Consiglio Provinciale del dicembre 2013 (votata all’unanimità) che individuava come Ambito Agricolo Strategico, con ulteriori vincoli di pregio paesaggistico, un’area di circa 35.000 mq ubicata sul territorio comunale di Cernusco s/N ed attigua al centro commerciale Carosello di Carugate.

Eurocommercial Properties s.p.a., società proprietaria di Carosello, aveva acquistato quest’area il 31 luglio 2012, per l’esorbitante cifra di 3 milioni di euro a fronte di un valore di mercato di circa 450 mila euro, e subito dopo aveva presentato una osservazione al PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) per far togliere i vincoli pre-esistenti.
A supporto del declassamento di tale area anche il Comune di Cernusco aveva protocollato una osservazione al PTCP con propositi analoghi a quelli di Eurocommercial s.p.a.

Tuttavia, come ricordato, i vincoli urbanistici erano stati confermati il 17 dicembre 2013 dal Consiglio Provinciale con voto all’unanimità.

Ciononostante Eurocommercial spa ricorreva al TAR fondando il ricorso su tre elementi specifici:

1. L’area non avrebbe avuto le caratteristiche per essere considerata “strategica dal punto di vista agricolo e ambientale”
2. Il presunto non coinvolgimento del Comune di Cernusco nel procedimento aveva ipoteticamente leso un diritto ( di cui Eurocommercial se ne faceva carico (!).
3. L’area era stata assoggetta al Parco Sud in maniera impropria ed in presunto conflitto di interesse in quanto “ai fini della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) sul PTCP era stato individuato il “Parco Sud” ente controllato e gestito dalla Provincia di Milano stessa.

Nella sentenza del 20 novembre 2014 il Tar ha rigettato tutte e tre le motivazioni di merito del ricorso, ma ha comunque annullato la delibera in quanto, per il punto 1, “ il terreno di proprietà della ricorrente era stato incluso tra gli AAS già in sede di adozione del piano, senza che sia dato però evincere, in base alla documentazione agli atti del giudizio, quali fossero i caratteri in esso rinvenuti che avevano indotto la Provincia a operare tale classificazione”.

Quindi il TAR annulla una delibera per un IPOTETICO difetto di motivazione a supporto della scelta.

[…]

Di fronte a tale sentenza che riteniamo ingiusta e mal argomentata, pensiamo che sia necessario ricorrere al Consiglio di Stato per difendere le competenze della Provincia prima e della Città Metropolitana ora, in materia di pianificazione strategica territoriale.

Per questo motivo Le chiediamo un incontro ufficiale, in quanto Sindaco della Città Metropolitana ente di fatto subentrante alla disciolta Provincia di Milano, per capire la sua opinione nel merito della questione.”

La lettera inoltre, pone l’accento sulla contraddizione dei ruoli svolti dal Sindaco di Cernusco sul Naviglio Comincini che, da un lato è uno dei massimi promotori dell’ampliamento di Carosello, dall’altro è Vicesindaco Metropolitano e, come tale, dovrebbe difendere le prerogative della Città Metropolitana contro la sentenza del TAR.

Si legge infatti:

Infine, non possiamo non rilevare la contraddizione esistente, frutto di una legge erronea, tra i ruoli di consigliere delegato della Città metropolitana con delega alla Pianificazione territoriale e, contemporaneamente, di sindaco di uno dei Comuni della Città metropolitana, nella fattispecie del comune di Cernusco, parte in causa in questa vertenza giuridica.”

Ora si attende di sapere cosa risponderà il vertice dell’Amministrazione Metropolitana. In ogni caso noi continueremo assieme al Forum Ambiente e a tutti coloro che si oppongono al progetto di ingrandimento del centro commerciale Carosello fino a quando quest’ultimo non verrà annullato.

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