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POST IT: l’inquinamento e il fumo negli occhi

dicembre 30, 2015

E così, al terzo giorno di blocco del traffico, come da copione, si scopre che il livello di inquinamento non è calato.

Oltre a quello atmosferico, dobbiamo anche fare i conti con quello mediatico, e con la confusione (in gran parte voluta) che i mezzi di comunicazione fanno quando trattano di questo argomento. 

È infatti fuorviante, ad esempio, dare la colpa dell’inquinamento al riscaldamento delle abitazioni. Quest’ultimo (che utilizza prevalentemente il metano come combustibile) c’entra molto con le emissioni di gas serra (CO2) ed è giusto fare in modo di ridurne le emissioni, ma c’entra poco con lo SMOG e le polveri sottili (diciamo che è un capro espiatorio che fa comodo ai produttori di automobili).

Inutile fare blocchi del traffico se non si mettono in atto interventi strutturali contro l’inquinamento. Inutile stanziare incentivi per far sostituire le automobili con motori più inquinanti. È un provvedimento che farebbe felici i produttori di automobili, ma non sposterebbe il problema: sempre aria inquinata avremmo.

L’unico modo per avere un aria più pulita è avere meno automobili per strada OGNI GIORNO (clicca qui). È questo vuol dire smettere di costruire autostrade e investire SERIAMENTE su una rete capillare di trasporto pubblico. 

Vi suggeriamo di dare un’occhiata a questo link  

 

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