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CARUGATE: CAROSELLO DELLA GIUNTA

novembre 25, 2016

Lo scorso lunedì 21 novembre, noi di Brugherio Futura siamo andati a Carugate dove, presso l’auditorium delle scuole medie, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Maggioni ha presentato il nuovo progetto di ampliamento del Centro Commerciale Carosello presentato dalla Società Eurocommercial (di questa versione avevamo parlato in un precedente articolo; clicca qui per leggere).

Dal punto di vista strettamente legato al progetto, come era prevedibile, non ci sono grandi novità: si tratta sempre di un intervento da decine di migliaia di metri cubi di cemento e asfalto, che sacrificherebbe migliaia di metri quadrati di verde (sul Parco degli Aironi, ma non solo) per portare ancora più traffico, rumore e inquinamento in un territorio già densamente urbanizzato, a beneficio di un centro commerciale che già ora riceve 30.000 automobili al giorno.

Il progetto era pessimo prima, e rimane pessimo anche in questa nuova versione.

La novità in senso negativo è rappresentato invece dall’atteggiamento della nuova Giunta di Carugate che, in quanto ad arroganza, scarso senso della Democrazia e sudditanza nei confronti di Eurocommercial, non ha nulla da invidiare alla precedente amministrazione a targa PD, o ai loro colleghi di Cernusco sul Naviglio.

L’auditorium si presentava pieno di gente e, la grande maggioranza degli interventi del pubblico sono risultati contrari all’intervento di ampliamento.

Evidentemente i carugatesi, così come molti loro vicini di casa brugheresi e cernuschesi che avevano firmato in massa la petizione proposta dal Forum Ambiente Parco Est delle Cave, rimangono preoccupati per l’inquinamento causato dalle autovetture, e ritengono che il suolo, il territorio verde non edificato sia un patrimonio, un bene comune da salvaguardare.

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L’Assemblea del 21 novembre 2016 a Carugate

Un’Amministrazione Comunale che avesse a cuore gli interessi dei cittadini dovrebbe quindi prendere atto che l’ampliamento non deve essere realizzato.

A dire la verità, tenuto conto dell’andamento avuto negli anni scorsi dal dibattito relativo a tale questione, avrebbe dovuto già convincersene prima. Chi conosce il territorio in cui viviamo e ne ha a cuore la tutela non può non capire che è impellente la necessità di giungere in fretta al consumo di suolo zero, e che, di conseguenza, l’idea di ampliare ulteriormente l’area commerciale di Carugate è assolutamente da non prendere in considerazione.

La Lista Civica che da luglio governa Carugate in effetti si era posta in modo critico nei confronti dell’espansione di Carosello quando era all’opposizione, e nel programma elettorale (con cui ha vinto le elezioni Comunali 2016) non ha indicato di voler concedere tale intervento in caso di vittoria.

Invece non appena si sono insediati in Municipio hanno cambiato bandiera. Non un grande esempio di coerenza.

E le cose sono andate ancora peggio lunedì quando, di fronte alle incalzanti critiche della cittadinanza, le argomentazioni della Giunta a difesa del progetto sono state a dir poco imbarazzanti; un misto di supponenza, mancanza di strategia, pochezza politica, scarso rispetto delle Istituzioni.

Infatti, di fronte ad alcuni esponenti delle forze politiche di minoranza, che hanno lanciato la proposta di organizzare un Referendum cittadino per decidere sull’argomento, il Sindaco Maggioni ed i suoi non hanno saputo rispondere altro che il Referendum è un costo per il Comune; come se non valesse la pena spendere soldi per la Democrazia. Anche le elezioni che li hanno portati a governare sono costate denaro pubblico, dobbiamo considerare anche quello come uno sperpero?

Secondo noi i soldi spesi in Democrazia non sono mai sprecati, ma questi signori evidentemente la vedono diversamente; probabilmente apprezzerebbero la dittatura, dal momento che sotto di essa la spesa per le elezioni è nulla e non esiste un’opposizione.

In Democrazia invece, per fortuna, l’opposizione esiste, anche se per gli attuali governanti di Carugate, essa non dovrebbe parlare dal momento che in passato, quando era alla guida della città, ha consentito più volte al centro commerciale di ingrandirsi; questo è un po’ come dire che, dal momento che in passato altri (resta comunque da dimostrare che siano effettivamente gli stessi che vogliono il Referendum) hanno sbagliato, l’attuale maggioranza acquisisce automaticamente il diritto di fare lo stesso.

Il tutto condito con il tono e l’atteggiamento di chi ha già deciso, e considera il coinvolgimento della cittadinanza come un proprio atto di benevolenza. Questi giovani rampanti della politica dovrebbero invece avere un po’ più di umiltà, e capire che partecipazione non vuol dire ascoltare quello che la gente ha da dire, pensando che tanto comunque si farà di testa propria.

E da dove giunge poi questa convinzione che l’espansione del Carosello debba essere realizzata a tutti i costi?

Sicuramente viene dalla stessa Eurocommercial, che è l’unica che dall’operazione ci guadagnerebbe qualche cosa e si è abituata a fornire indicazioni che poi i Sindaci eseguono (Gravina e il suo PD ieri, Maggioni e la sua Pro Carugate oggi, con Comincini che tira le fila da Cernusco).

All’ostinazione nel perseguire l’obiettivo però, non corrispondono adeguate motivazioni ed argomentazioni.

Alla questione dell’aumento del traffico e del conseguente inquinamento, i pro-ampliamento non sanno rispondere altro che “la zona in questione è già intensamente trafficata, e non tutti i mezzi che vi transitano sono diretti al Carosello”; aggiungendo che la scelta di Eurocommercial è una reazione alla realizzazione di nuovi insediamenti commerciali nelle vicinanze (come il megastore cinese ad Agrate Brianza) e che se Carosello non si espandesse, potrebbe non reggere la concorrenza dei suoi competitori.

Queste sarebbero le giustificazioni per sacrificare un Parco ed attirare ulteriori migliaia di veicoli ogni giorno, incuranti dei danni per la salute?

Il Sindaco Maggioni, la sua Giunta e la sua maggioranza si rendono conto che sono stati eletti per tutelare l’interesse pubblico, oppure pensano di lavorare per il CdA della multinazionale?

Appare chiaro che ai fautori dell’ampliamento non importa che l’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (Aea) indichi in 467mila il numero di morti premature ogni anno dovute alle polveri sottili (in gran parte prodotte dalle automobili).

Il direttore esecutivo dell’Agenzia, Hans Bruyninckx, sostiene: “Abbiamo bisogno di affrontare la cause dell’inquinamento dell’aria, il che richiede una trasformazione radicale e innovativa della nostra mobilità, dell’energia e del sistema alimentare. Questo processo di cambiamento – ha aggiunto – richiede un’azione da parte di tutti, tra cui le autorità pubbliche, le imprese, i cittadini e la comunità della ricerca.”

Creare nuovo inquinamento cementificando aree verdi e generando più traffico non è un buon modo di venire incontro alle raccomandazioni dell’Aea. Possibile che il fatto che “ce lo chiede l’Europa” interessi i politici sol quando c’è da imporre austerità ai cittadini?

Possibile che l’Amministrazione Maggioni sia così povera di strategie che non riesca a capire che i soldi che il Comune di Carugate incasserebbe (una sola volta) come oneri di urbanizzazione finirebbero presto, mentre il territorio rimarrebbe compromesso per sempre, così come la salute dei cittadini?

Sembrerebbe proprio di sì. A testimonianza di ciò vi è anche l’affermazione del primo cittadino secondo cui “i centri commerciali non sono eterni, e prima o poi potrebbe accadere che chiudano. Se questo dovesse accadere a Carosello, se non venisse realizzato l’ampliamento sarebbe più difficile pensare di creare un collegamento fra il parco degli Aironi e il Parco Est delle Cave.”

Se un’Amministrazione è veramente convinta che per connettere le aree verdi, occorra prima cementificarle, siamo veramente in brutte mani.

I cittadini della Martesana hanno da tempo capito che l’idea di espandere il Centro Commerciale Carosello è semplicemente assurda.

E’ necessario che, come lunedì sera e come nel recente passato, tornino a fare sentire la loro voce per convincere le Amministrazioni di Carugate e Cernusco sul Naviglio ad abbandonare definitivamente il progetto.

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